di Angela Veltri – Psicologa Psicoterapeuta.
La paura è fondamentale per difendersi dai pericoli. Essa nasce da una mancata rassicurazione. Quando si innesca lo stato di paura o di ansia, questa tende a diffondersi in varie situazioni, anche quelle in cui si potrebbe non aver timore. Ansia e paura sono due facce della stessa medaglia ed entrambe procurano, in alcuni casi, l’evitamento di un pericolo effettivo ed innocuo ma vissuto come pericoloso. Questo induce ad assumere una posizione di fermo, quindi, limita i comportamenti , lo svolgersi della quotidianità della vita e lo sviluppo delle capacità, portando, così, a confermar bassa autostima.
Esistono paure ed ansie così eccessive ed invasive che non sono controllabili neppure dalla parte cognitiva, tanto da procurare disagi fisici (emicrania, dolori addominali, insonnia, momenti di bulimia.. ecc.)
Davanti ad una paura così forte, è fondamentale chiedersi a quale tipologia appartenga ed, in maniera lucida, quando possibile, se è una paura dovuta ad un evento oggettivamente pericoloso. Pensare, quindi, ad un evento o persona che si può contestualizzare facilmente o una paura che derivi dal nostro profondo inconscio come la paura di non farcela a superare un esame, a non essere amati, voluti, rispettati, apprezzati.. ecc.
Il senso di paura dipende molto dal vissuto della persona, dalla sua infanzia, dai suoi punti di rifermento passati, dai suoi fantasmi interiori che non smettono mai di bloccare ogni azione che possa rompere l’immagine sicura, anche se perdente, che la persona ha di se stessa.
La visione che ognuno ha di se stesso dà sicurezza. Ma, la messa in discussione delle nostre esperienze passate per superare le difficoltà dovute allo stato di paura ed ansia, paradossalmente, spaventa.
Cosa si può fare per vivere meglio superando queste le “paure oscure”?
Affrontare, gradualmente, la situazione temuta insieme ad una persona rassicurante ed accogliente.
Una persona che, come un genitore, si propone di aiutare il proprio figlio ad affrontare la vita e le difficoltà che incontrerà in essa.
Gli starà vicino, nel rivivere (nel qui ed ora) le stesse situazioni, ma in altro setting, aiutandolo a comprendere quali sono stati i momenti di difficoltà che lo hanno portato ad avere queste forti paure.
Questo servirà a sentirsi gratificato nella persona e non nella azione svolta.
Sentendosi, così, incoraggiato ad affrontare il mondo
Dott. ssa Angela Veltri